L’importanza di una postura funzionale
La postura, pur essendo molto importante per il nostro benessere, spesso viene sottovalutata e purtroppo sono pochi quelli che se ne curano a dovere fin da giovani.
Da una postura non funzionale possono insorgere diverse conseguenze come:
cefalee, cervicalgie, dolori lombari, dolori alle spalle, click mandibolari e altre problematiche.
Cosa si intende per postura?
Ci sono molte definizioni, ma possiamo descriverla in modo semplice come la posizione eretta che il nostro corpo assume per contrastare la forza di gravità.
Una buona postura crea un buon equilibrio muscolare e scheletrico, che ci permette di stare in piedi e dritti senza provare alcun dolore.
Nel tempo il nostro corpo cambia, influenzato soprattutto da abitudini e stile di vita e tenderà ad assumere atteggiamenti compensativi.
Se sorge un problema bisognerà “aggiustare” la postura e le abitudini sbagliate in modo da porre rimedio.
L’osteopatia, in particolare, pone molta enfasi sull’importanza di una postura funzionale e gli osteopati lavorano spesso con i loro pazienti su questo aspetto.
Se l’adattamento del corpo non riesce più a mantenere in equilibrio i vari aspetti del sistema posturale, inevitabilmente sorgeranno dei problemi.
L’osteopata, in questo caso, dovrà agire su un graduale ritrovamento della postura ideale, con tecniche mirate.
Nel corso del tempo, i frutti di un lavoro lavoro di questo tipo si vedono. Tante persone che avevano disturbi cronici, correlati ad una postura poco funzionale, come cervicalgia, cefalea o dolore lombare hanno constatato l’efficacia di un percorso osteopatico.
Quali sono le alterazioni posturali più evidenti?
1 – OSCILLANTE (dall’inglese SWAY-BACK):
La testa è spostata in avanti, le gambe e le ginocchia sono semiflesse e il bacino è retroverso.
Postura diffusa fra i giovani, ma se si sviluppa una corretta rieducazione in fase adolescenziale si possono ottenere buoni risultati rapidamente, stimolando soprattutto la presa di coscienza.
2 – IPERLORDOSI:
Tendenza a portare i glutei indietro e gli addominali in avanti, con
conseguente accentuazione della curvatura fisiologica della colonna a livello lombare.
Spesso in associazione a questa postura possiamo riscontrare anche una ipercifosi toracica.
A volte la causa è un peso eccessivo in particolare sull’addome.
È una condizione che interessa più sovente il sesso femminile.
Anche qui la prevenzione, soprattutto in fase adolescenziale può consentire una buona correzione del problema.
3 – IPERCIFOSI TORACICA:
Evidente atteggiamento di chiusura in corrispondenza della gabbia toracica dato dall’accentuazione della curvatura del tratto dorsale della colonna. Questa postura influisce anche sulla dinamica respiratoria. Si evidenzia soprattutto in soggetti con atteggiamento caratteriale piuttosto introverso e chiuso. Anche in questo caso, il periodo di maggiore incidenza è quello della pubertà.
4 – POSTURA A DORSO PIATTO:
Il capo appare proteso in avanti a causa dell’eccessiva estensione del tratto cervicale La colonna vertebrale riduce le curve fisiologiche sia in zona toracica che lombare. Spesso sono presenti dolori in zona lombare soprattutto dopo periodi di inattività.
5 – ALTRA CONDIZIONE MOLTO COMUNE SOPRATTUTTO IN ADOLESCENZA È LA SCOLIOSI:
La maggior parte delle scoliosi ha origine da causa sconosciuta, si dice cioè “idiopatica”, e si sviluppa soprattutto in età puberale, periodo in cui può svilupparsi uno squilibrio fra la crescita muscolare e quella scheletrica. Per questo motivo prima si presenta una scoliosi più sarà possibile un aggravamento con la crescita.
La scoliosi consiste nella deviazione laterale della colonna vertebrale in associazione alla rotazione dei corpi vertebrali, e conseguente retrazione muscolo-legamentosa.
Colpisce prevalentemente le femmine.
Le scoliosi si distinguono per gravità (si misurano in gradi Cobb), sede (dorsale, lombare, dorso lombare, cervico-dorsale), numero di curve (singola o doppia), età di insorgenza (infantile, giovanile, dell’adolescenza).
La diagnosi di scoliosi è compito del medico specialista. A seconda della gravità, egli indicherà il trattamento più indicato. In alcuni casi potrà prevedere un’attività motoria specifica o suggerire anche terapie manuali, con interazione di altre figure professionali quali il fisioterapista o l’osteopata, fino all’indicazione di corsetti ortopedici o dell’intervento chirurgico nei casi più gravi.
Il mezzo più efficace resta comunque il percorso di prevenzione con controlli costanti fin dalla giovane età.
LA POSTURA IDEALE…
Per ognuno di noi esiste una “postura ideale”, ma, dal momento che siamo tutti diversi, e lo sviluppo della postura è personale, la postura ideale non è comunque uguale per tutti.
In generale una postura funzionale è quella che:
- Asseconda la forma naturale della colonna vertebrale;
- Unisce collo, spalle e fianchi in una linea immaginaria che rimane perfettamente perpendicolare al terreno;
- Mantiene entrambi i piedi rilassati ed appoggiati in modo uniforme sul terreno;
- Non genera nel nostro sistema posturale la necessità di creare compensazioni innaturali.